
METODI PER IL MONITORAGGIO DEI CETACEI
STANDARDIZZAZIONE DEI METODI DI RACCOLTA ED ELABORAZIONE DEI DATI PER LA STIMA DELL'ABBONDANZA ED IL MONITORAGGIO DEI TREND DELLE POPOLAZIONI DI CETACEI DEI MARI ITALIANI
Roma, 21-22 aprile 2008, APAT (Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici ) Auditorium - via Curtatone, 7 e sala Fazzini - via Curtatone, 3.
L'APAT (Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici) l'ICRAM (Istituto Centrale per la Ricerca scientifica e tecnologica Applicata al Mare) ed il CoNISMa (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare), con il patrocinio e la collaborazione del MATTM (Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare), si sono fatti promotori dell'organizzazione del workshop allo scopo di discutere le metodologie di raccolta dei dati sui cetacei in vista della definizione di un protocollo di monitoraggio dell'abbondanza delle popolazioni nei mari afferenti all'Italia. Le due giornate hanno attivato un confronto con esperti internazionali sul tema della standardizzazione delle metodologie di raccolta ed elaborazione dati ed hanno istituito un tavolo di lavoro con tecnici italiani, impegnati nella ricerca in situ sui cetacei, in vista della definizione di un protocollo standard per il monitoraggio dei cetacei.
Si sono discussi i metodi di monitoraggio dei cetacei. Standardizzazione dei metodi di raccolta ed elaborazione dei dati per la stima dell’abbondanza ed il monitoraggio dei trend delle popolazioni di cetacei nei mari italiani.Ospiti illustri Dr. Giuseppe Ambrosio, Commissario Italiano all’International Whaling Commission; Dr. Greg Donovan (Irlanda) International Whaling Commission. La giornata del 21 aprile è stata aperta al pubblico, mentre il 22 l'appuntamento è stato riservato al gruppo di lavoro tecnico.
APAT www.apat.gov.it
L'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici (APAT) istituita dall'art.38 del D.L.gvo n. 300 del 30.7.1999, svolge i compiti e le attività tecnico-scientifiche di interesse nazionale per la protezione dell'ambiente, per la tutela delle risorse idriche e della difesa del suolo, e nasce dalla fusione tra l'Agenzia nazionale per la Protezione dell'Ambiente (ANPA) ed il Dipartimento per i Servizi tecnici nazionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, secondo il dettato normativo contenuto nel D.P.R. 207, 8.8.2002.
A seguito dell’emanazione del Decreto Legge del 3 ottobre 2006 n. 262, convertito con modifiche nella Legge 286/2006, l'APAT si configura come persona giuridica di diritto pubblico ad ordinamento autonomo, dotata di autonomia tecnico-scientifica, regolamentare, organizzativa, gestionale, patrimoniale finanziaria e contabile. E’ sottoposta ai poteri di indirizzo e vigilanza del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ed al controllo della Corte dei Conti.
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